arrow-downarrow-leftarrow-rightattachmentcartcloseenvelopefilterhomemarkerpagenav-gridpagenav-nextpagenav-prevphoneplussearchshare-facebookshare-googleplusshare-twittersharesocial-facebooksocial-googleplussocial-twitter

Il resto d'Italia

Il resto d'Italia

La Valle d’Aosta, regione a statuto autonomo, gode ancora della possibilità di produrre nelle mura domestiche Grappa per l’autoconsumo in maniera legale, con poche distillerie che operano nel settore della qualità piuttosto che in quello della quantità.

La Liguria conferisce buona parte delle sue ottime vinacce al confinante Piemonte e presenta una decina di aziende interne tra produttori diretti e coloro che acquistano Grappa per imbottigliare.

In Emilia Romagna si trovano più che altro grandi marche di brandy e liquori. Pochissime sono le aziende che distillano vinaccia e l’impianto di distillazione più diffuso è in assoluto quello a ciclo continuo.

In Toscana, invece, la grande vitalità enologica non è seguita da una grande attività di distillazione. Avviene molto spesso che le aziende agricole si facciano distillare le proprie vinacce da distillerie esterne, dando origine a varie Grappe, magari uscite dallo stesso alambicco ma con etichetta diversa.

Il Centro e il Sud Italia non hanno la grande tradizione delle regioni del Nord anche se il pubblico degli appassionati è in numero sempre più crescente. Una nota particolare va al Filu ‘e ferru della tradizione sarda, che deve il suo nome alla tecnica utilizzata per nascondere le bottiglie di Grappa prodotte clandestinamente: le bottiglie venivano nascoste sottoterra legandone al collo un filo di ferro che fuoriusciva appena dal terreno in modo da poterle recuperare in un secondo tempo.

Poli Distillerie e
Poli Museo della Grappa

Newsletter

Iscriviti per essere sempre aggiornato su novità, eventi e iniziative speciali.

Inserire un indirizzo e-mail valido