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L'alambicco a fuoco diretto

L'alambicco a fuoco diretto

Questo alambicco tradizionale, oramai scomparso, è formato da una caldaia di rame di media o piccola capacità che termina nella parte superiore con una bocca per l’inserimento delle vinacce e un capitello. Questo è sua volta collegato a un tubo, detto a collo di cigno, per fare in modo che i vapori confluiscano in una serpentina immersa in acqua fredda e vengano, così, condensati.

La caldaia di rame che serve a contenere la vinaccia è inserita in un fornello in muratura ad un’altezza opportuna in modo che sotto si possa accendere il fuoco a fiamma viva.

Questo alambicco è difficile da gestire perché è arduo controllare la temperatura del fuoco ed è pertanto facile “abbrustolire” le vinacce con una fiamma eccessiva e ottenere una Grappa dai profumi sgradevoli. Ormai abbandonato nella distillazione, questo alambicco è impiegato da un paio di distillerie per produrre quantità molto limitate di Grappa.

Poli Distillerie e
Poli Museo della Grappa

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