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Le leggi della grappa

Le leggi della grappa

Le norme che regolano la produzione e l’immissione nel mercato della Grappa, sono:

•    il Regolamento UE 787/2019 del 17 aprile 2019, relativo alla definizione, alla designazione, alla presentazione e all'etichettatura delle bevande spiritose, all'uso delle denominazioni di bevande spiritose nella presentazione e nell'etichettatura di altri prodotti alimentari, nonché alla protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose e all'uso dell'alcole etilico e di distillati di origine agricola nelle bevande alcoliche, che fissa tutti quei parametri che permettono di conferire al distillato di vinaccia la denominazione Grappa;

•    il Decreto del Presidente della Repubblica n. 297 del 16/07/1997: regolamento recante norme in materia di produzione e commercializzazione di acquaviti, Grappa, Brandy italiano e Liquori;

•    l’art. 16 del Decreto Ministeriale n. 153 del 27/03/2001: questo decreto fornisce le disposizioni per i fabbricanti ed i detentori di apparecchi di distillazione;

•    la circolare n. 163 del 20 novembre 1998 del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato: in essa sono contenute le norme di applicazione del Regolamento (CEE) n. 1576/89, relativo alle bevande spiritose, e del decreto del Presidente della Repubblica n. 297/97;

•    le schede tecniche della indicazione geografica (IG) della Grappa del Veneto, del Friuli, dell'Alto Adige, del Trentino, della Lombardia, del Piemonte e della Sicilia, in attuazione dell'articolo 17 del regolamento (CE) n. 110/2008 del Parlamento europeo, approvate in Gazzetta Ufficiale tra il 2014 e il 2017.


Il 15 gennaio 2008 è stato approvato il Regolamento (CE) n. 110/2008, relativo alla definizione, designazione, presentazione, etichettatura e protezione delle indicazioni geografiche delle bevande spiritose. Il Regolamento europeo stabiliva definizioni chiare per tutte le bevande spiritose e mirava ad aiutare i produttori a commercializzare i loro prodotti, offrendo maggiore chiarezza per i consumatori. È entrato in vigore il 20 maggio 2008, definendo una volta per tutte e con chiarezza il concetto fondamentale che più sta a cuore ai distillatori italiani: la Grappa è un distillato esclusivamente italiano.

Nel mese di Agosto 2011 sono stati firmati i decreti che hanno approvato le schede tecniche della Grappa e del brandy italiano.

Il 17 aprile 2019 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea il nuovo Regolamento UE 787/2019. Tale Regolamento ha abrogato il precedente regolamento (CE) n. 110/2008.

Nel biennio 2019-2020 sono stati raggiunti importanti accordi internazionali con l'obiettivo di proteggere la Indicazione Geografica Grappa: Accordo UE - Mercosur, 2019; Accordo UE - Cina, 2019; Accordo UE - Singapore, 2020; Accordo UE - Messico, 2020; Accordo UE-Vietnam; 2020.

Tuttavia la strada per ottenere il riconoscimento della IG Grappa a livello mondiale è ancora lunga: infatti i paesi che non appartengono all'Unione Europea e che non hanno ancora ratificato accordi bilaterali in tal senso, potrebbero usare impunemente il termine "Grappa" per definire un'acquavite di vinaccia locale, con grave danno per l'autentica Grappa Italiana.

 

Poli Distillerie e
Poli Museo della Grappa

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