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Buona la genziana, ma attenti al veratro

  • Pianta: Genziana Maggiore (Gentiana Lutea)
  • Parte Pianta: radice
  • Proprietà della pianta: digestive, vulnerarie, vermifughe, diuretiche, antipiretiche, toniche, stomachiche, carminative, aperitive, antidiarroiche, febbrifughe, amare, eupeptiche, antianemiche, antiatoniche, antibiotiche, immunostimolanti
Buona la genziana, ma attenti al veratro
  • Descrizione:

    Mastica ogni giorno un pezzo di genziana e godrai lunga vita e una verde vecchiaia» diceva un vecchio proverbio.
    Ma non solo i proverbi fecero celebre questa pianta che era già nota duecento anni prima di Cristo.
    Fu Gentius, ultimo re dell'Illiria, che la scoprì vantandone infinite virtù terapeutiche che poi servirono per dare lustro alla sua fama di taumaturgo.
    Certo è che la genziana occupò sempre un posto preminente nei trattati di materia medica e le vennero attribuite di volta in volta le più svariate indicazioni: da antidoto contro i veleni a rimedio contro le febbri, da medicamento emmenagogo a linimento risolvente.

    Con queste stesse indicazioni terapeutiche la genziana compariva anche nelle prime farmacopee finché non vennero isolati nei primi dell'800 i vari principi attivi (il genzianino principio amaro) e la pianta fu definitivamente e ufficialmente considerata un amaro, tonico e digestive.
    Come tale viene utilizzata quale componente primario di efficaci liquori amare, aperitive e digestivi.

    I principi amare sono presenti sia nella radice che nelle infiorescenze delle genziane minori ma in particolar modo nella radice (raccolta nel secondo anno) della Genziana maggiore (Gentiana Lutea).
    Ed è proprio questa radice che, posta a macero nella Grappa impartisce al liquore un gusto particolarmente amaro che favorisce soprattutto le funzioni digestive.

  • Note:

    Controindicata in presenza di ulcere gastriche ed intestinali.

La ricetta

  • Ingredienti:

    - 1 litro di Grappa
    - qualche pezzo di radice essiccata di Genziana
    - aggiunta di acqua calda (a piacere)
    - la scorza di un limone (a piacere)

  • Preparazione:

    Basta prendere qualche pezzo di radice essicata e lasciar la macerare per un mese in un litro di Grappa premurandosi però di agitare il tutto di tanto in tanto e di conservarlo al riparo dalla luce.
    Filtrato il liquore è opportuno lasciarlo stagionare in cantina per almeno due mesi: il risultato sarà un digestive inimitabile, almeno per quel che riguarda il suo carattere fortemente amaro e aromatico.
    La Grappa di Genziana può essere bevuta come tale oppure allungata con acqua calda (come un punch!) e con l'aggiunta di una scorza di limone allo scopo di accentuame le proprietà digestive.
    Accostarsi senza cognizioni al mondo delle erbe può però condurre a spiacevoli inconvenienti: è proprio il caso della radice di Genziana che spesso viene confusa con la radice di un'altra pianta: il Veratro (Veratrum Album L.).
    Sono due piante apparentemente simili ma profondamente diverse non solo dal punto di vista strutturale: una è buona e l'altra è un veleno mortale. Un poco accorto raccoglitore potrebbe infatti scambiare una pianta per l'altra dal momento che Genziana e Veratro vivono nello stesso ambiente.

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