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Il gin fatto in casa

  • Pianta: Ginepro comune (Juniperus Communis)
  • Parte Pianta: bacca
  • Proprietà della pianta: digestive, antiacide, diuretiche, antireumatiche, toniche, stomachiche, espettoranti, stimolanti, carminative, depurative, antisettiche, antigottose, diaforetiche, antiscorbutiche, antiasmatiche, bechiche, anticalcolosi vescicale
Il gin fatto in casa
  • Descrizione:

    Il vino medicamentoso ricavato dalle bacche di ginepro, secondo Catone Censore nel De Re Rustica, era utilizzato per guarire le sciatiche.

    In effetti la bacca del ginepro ha una storia molto ricca che risale fin ai tempi degli Egizi quando si usava il ginepro come diuretico o ai tempi di Virgilio che definì la pianta Juniperus riferendosi ad una terminologia celtica per mettere in evidenza il carattere «aspro» e penetrante dei frutti.

    Questa «asprezza» venne molto sfruttata nell' utilizzo del ginepro come correttivo di cibi forti quali la selvaggina o i crauti ma soprattutto nel suo impiego per preparare importanti liquori quali il Gin e il Vermouth.

    Lo stesso sapore forte e penetrante del ginepro si addice quanto mai ad aromatizzare una Grappa tanto che la stessa fa parte delle Grappe comunemente preparate dalla gente di montagna.

  • Note:

    In caso di utilizzo prolungato possono comparire irritazioni renali, disturbi gastrointestinali e fenomeni di eccitazione a livello nervoso. Sono controindicate pertanto in caso di affezioni renali di natura infiammatoria ed in gravidanza.

La ricetta

  • Ingredienti:

    Primo liquore:
    - una manciata di bacche di Ginepro, ben mature, di colore scuro
    - 1 litro di Grappa
    - un po’ di radice di Angelica (a piacere)
    - un rametto di Ginepro (a piacere)

    Secondo liquore più delicato:
    - una manciata di bacche di Ginepro, ben mature, di colore scuro
    - 1 litro di Grappa
    - qualche seme di Coriandolo
    - un pò di Cannella
    - 3 chiodi di Garofano
    - 2 cucchiai di zucchero di canna


  • Preparazione:

    Si prepara lasciando macerare in un litro di Grappa una manciata di «coccole» fresche, quelle ben mature di colore scuro, raccolte durante l'autunno.
    Passati due mesi si filtra il tutto e si lascia stagionare per sei mesi. L'aggiunta di un po' di radice di Angelica e di un rametto di ginepro non potranno che migliorare il sapore, già noto, del liquore nonché il suo aspetto.

    Un liquore più delicato invece si otterrà aggiungendo a tale Grappa qualche seme di Coriandolo, un po' di Cannella, tre chiodi di Garofano e due cucchiai di zucchero di canna già sciolto.

    Entrambi i liquori sono degli ottimi digestivi.

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